martedì 13 dicembre 2011
martedì 4 ottobre 2011
Infopoint
mercoledì 3 agosto 2011
La gioia piccola d'esser quasi salvi
venerdì 29 luglio 2011
Incontri ravvicinati di un certo tipo
mercoledì 20 luglio 2011
Una settimana intensa
giovedì 16 giugno 2011
Nessuno si salva da solo
domenica 12 giugno 2011
Perle di saggezza
lunedì 6 giugno 2011
Sogno proibito
Si capisce cos'è? L'oggetto di design dei miei desideri consiste in una poltrona nella cui struttura sono incastonati dei libri! Fantastica! Come ho potuto dimenticarla in quella cartella per così tanto tempo, senza condividere con voi la mia gioia?!
Vi consiglio vivamente di mettere da parte un bel gruzzolo, ché tra un anno mi (ri)laureo... :P
mercoledì 18 maggio 2011
Survivors!
martedì 10 maggio 2011
Non succede, ma se succede...
venerdì 6 maggio 2011
Canzone del maggio
mercoledì 27 aprile 2011
Parigi
martedì 12 aprile 2011
La cena
domenica 3 aprile 2011
Reportage: Verona
L'Arena di Verona, fuori, dentro e tutt'intorno. Prendo in prestito la frase di una turista spagnola che lo descriveva ai suo compagni come un "piccolo colosseo" (cosa che in effetti è). Teatro romano, costruito nel primo secolo d.C. Per chi ha visto il colosseo direi che può tranquillamente evitare di spendere quell'enormità del costo del biglietto, considerando che dentro si faranno solo un paio di foto mentre in platea degli operai montano il palco per il prossimo spettacolo;
il balcone di Giulietta, che si affaccia in un cortile sempre gremito di persone in fila per fare la foto mentre si tocca il seno di una statua della povera ragazza (che porti fortuna? bah...). Architettonicamente parlando abbastanza impersonale, il luogo ha certamente un valore simbolico, ed è giusto che sia così. Magari, però, eviterei di permettere alle coppiette innamorate di incidere i loro nomi nella pietra lì intorno...
Corso Mazzini e Pazza delle Erbe, il centro commerciale della città, il primo con le boutique e i negozi più prestigiosi, la seconda con le bancarelle dei souvenir e dei prodotti tipici della cucina veneta. Nella piazza si incontrano una fontana e un obelisco sulla cui sommità sta appollaiato un leone, simbolo di San Marco e simbolo della vicina città di Venezia;
la basilica di San Zeno, patrono della città di Verona, è una delle cattedrali più bizzarre che io abbia mai visto. Innanzi tutto si sviluppa in lunghezza ed è costruita su tre livelli: al livello strada si trova l'ingresso, immenso, ma spoglio, con solo delle cappelle laterali; verso la metà della lunghezza della chiesa si trovano delle scalinate: una, che scende, porta verso la cripta dove è custodito il corpo di San Zeno, mentre l'altra, che va verso l'alto, porta alla chiesa vera e propria con altare, abside, panche per i fedeli. Purtroppo non abbiamo potuto vedere quest'ultima parte perchè off limits causa matrimonio, ma pare che proprio vicino all'altare sia custodita una tavola del Mantegna. Sicuramente da visitare;
il Castelvecchio e il ponte scaligero: costruiti nel XIV secolo su ordine di Cangrande II della Scala, il primo per difenderlo, e il secondo per scappare, in caso di sommosse popolari. Sono entrambi perfettamente conservati e il castello ospita un importante museo civico;
Siamo anche riusciti nell'impresa titanica di salire 200 gradini per arrivare in una zona panoramica della città e scattare qualche foto dall'alto. Il colpo d'occhio è davvero fantastico e soprattutto da lì ci si rende conto di quante chiese siano disseminate per la città. E' davvero impressionante la densità di campanili in pochi chilometri quadrati. Sono arrivata al punto di chiedermi se fosse Verona, e non Praga, a dover essere chiamata "la città delle cento torri".
Bene, credo di avere scritto fin troppo. Ora sta a voi dire la vostra! Aspetto i vostri commenti...
Per quanto riguarda le motivazioni del viaggio, vi rimando al blog di Luigi, che vi spiegherà tutto. ;)
giovedì 31 marzo 2011
Sì, viaggiare!
[presto su questo blog il reportage completo]
lunedì 21 marzo 2011
Insonnia
[Qualcuno mi spieghi cosa ho fatto di male!!! :S]
venerdì 18 marzo 2011
Je suis, tu es, il est...
venerdì 4 marzo 2011
Il cigno nero
domenica 27 febbraio 2011
Migrazioni
martedì 15 febbraio 2011
giovedì 20 gennaio 2011
A proposito di libri
"Vogliamo dei libri necessari, libri che si possano leggere all'indomani di un funerale quando per il troppo pianto non ci sono più lacrime, quando non ci si regge più in piedi, inceneriti dal dolore; libri che siano come parenti stretti dopo aver messo a posto la camera del figlio morto, dopo aver ricopiato i suoi diari per averli sempre con sé, dopo aver respirato mille volte i suoi vestiti nell'armadio, quando non c'è altro da fare; libri per le notti in cui, malgrado lo sfinimento, non si riesce a dormire e si desidera solo liberarsi delle visioni ossessive; libri che abbiano un peso (...)
Noi non sappiamo che farcene di libri insignificanti, dei libri vuoti, dei libri fatti per piacere.
Noi non vogliamo libri raffazzonati, scritti in fretta e furia, si sbrighi, me lo finisca per luglio, a settembre facciamo un lancio come si deve e ne vendiamo centomila copie sicuro.
Vogliamo libri scritti per noi che dubitiamo di tutto, che piangiamo per un niente, che sobbalziamo per ogni minimo rumore alle spalle.
Vogliamo libri che al loro autore siano costati molto, libri in cui si siano depositati i suoi anni di lavoro, il suo mal di schiena, i suoi punti morti, qualche volta il suo panico all'idea di perdersi, il suo scoraggiamento, il suo coraggio, la sua angoscia, la sua tenacia, il rischio che si è assunto di sbagliare.
Vogliamo libri splendidi che ci tuffino nello splendore del reale e lì ci tengano avvinti; libri che ci provino come l'amore sia all'opera nel mondo accanto al male e totalmente contro di lui, anche se talvolta non si capisce (...).
Vogliamo libri che non ignorino niente della tragedia umana, niente delle meraviglie quotidiane, libri che ci facciano entrare l'aria nei polmoni."
[Laurence Cossé, La libreria del buon romanzo, edizioni e/o, 2010]