domenica 12 giugno 2011

Perle di saggezza

Ricorderete sicuramente il mio post in cui, qualche mese fa, descrivevo con sommo, innocuo ludibrio la mia insegnante di francese. Ebbene, ieri ho ritrovato alcune sue perle di saggezza annotate con cura nel mio quaderno (abitudine contratta al liceo, poiché fin da allora i miei professori ben si prestavano a questo ruolo) che ora ho deciso di condividerle con voi.

A parte il fatto che spesso e volentieri se ne esce con frasi epiche tipo "Che c'ho la faccia da Radio Maria, io?", la professoressa in questione dà il meglio di sé quando racconta aneddoti della sua vita vissuta. Per esempio, un giorno ci riportò il dialogo che aveva avuto con un tassista napoletano che la stava accompagnando alla stazione. Il tassista confessò alla prof. di aver vissuto per qualche anno "al Nord", e di essere scappato via quando, andando al supermercato e chiedendo "due o tre panini", si è sentito chiedere "due o tre?".
Ma non è tutto. La professoressa sembra avere vissuto mille vite precedenti a questa. Per esempio ci ha detto che al suo arrivo in Italia, dopo aver vissuto quattro anni in Messico, parlava una lingua nata dalla sovrapposizione di Spagnolo e Italiano. Sentendola parlare così, un venditore romano, di quelli veraci, le avrebbe detto "Aò, mica stamo nela pampa!". E a quel punto decise che avrebbe disimparato lo Spagnolo.
Come se non bastasse, la professoressa è anche pittrice. Espone i suoi quadri nelle gallerie di Napoli e collabora con alcuni musei partenopei. Allora un giorno, prendendo spunto da un articolo sulla fotografia, ci ha fatto tutta una lezione sui colori, su quali sono quelli primari, su come funziona la rifrazione della luce, ecc. Ebbene, dopo averci spiegato che tutti i colori insieme, mischiati, danno vita al marrone, vi giuro che quel giorno se n'è uscita con questa frase (cito testualmente): "Ragazzi, scusate, ma perché pensate che la merda è marrone?" con quella r moscia che fa tanto francese.
E' anche una donna dalle abitudini bislacche: nonostante abbia una famiglia, dorme spesso a casa di una sua amica. Durante una di queste notti insieme, le due si sono svegliate (contemporaneamente, alle 3) e hanno mangiato tartine con la marmellata accompagnate dall'immancabile champagne (quello con cui fanno colazione i ricchi in Sud Africa). E' una donna che disegna paesaggi con la penna a china sui quarti di copertina dei libri tra una lezione e l'altra e che si galvanizza quando scopre che, in Grecia, exodo vuol dire uscita e metafora lo trovi scritto sui camion dei traslochi.
Davvero un personaggio da film!

2 commenti:

Luigi ha detto...

Il dettaglio delle notti insonni con l'amica è inquietante... Invece l'ho vista con i miei occhi disegnare sulle pagine dei libri: davvero un personaggio da film!

L'aneddoto più bello (che tra l'altro non conoscevo) è senza dubbio quello della Pampa!

Guimi ha detto...

Ah, questo genere di prof sono sempre i migliori!!
Se solo sapessi scrivere creerei un racconto, un libro o un cortometraggio sul mio professore di processi cognitivi!! Un uomo, un ufficio, dei topi, un perché!!

 
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