lunedì 5 marzo 2012

E tu vieni in vacanza a Trento?


Martedì scorso sono partita alla volta di Trento per andare a trovare una delle mie più care amiche, Giulia, ad un anno dal suo trasferimento su al Nord.
Inutile dire che stare dietro a Giulia non rappresenta il prototipo della vacanza rilassante, anzi: abbiamo macinato chilometri su chilometri, in bicicletta, a piedi, in città e in montagna alla ricerca di laghi incastrati tra i monti. Ovviamente non reggevo il confronto con i più allenati, Giulia e Oliver, e arrancavo dietro di loro in maniera vergognosa, lamentandomi di tutti i dolori muscolari possibili (chiedo loro pubblicamente scusa per questo!). Ho visto posti nuovi e per me esotici: tetti aguzzi e ricoperti di tegole coloratissime, torrenti dalle acque cristalline, città il cui centro è lasciato completamente ai pedoni (e ai ciclisti). Per non parlare della ben nota efficienza nordica in termini di trasporto pubblico, che per chi viene da Roma è davvero sconvolgente. Sebbene poi Giulia si lamentasse di alcuni aspetti dell'organizzazione del suo studentato, San Bartolameo, io sono rimasta sconvolta da quello che hanno a disposizione gli studenti che vi risiedono: palestre, campetti da calcio e da basket, biciclette personali... cose inimmaginabili anche solo a poche centinaia di chilometri a Sud.

Anche dal punto di vista antropologico, il mio viaggio è stato interessante. Durante una delle cene organizzate da Giulia, un ragazzo in particolare ha fatto crollare tutte le mie certezze. Da un lato ha capito da come ho pronunciato il mio nome mentre mi presentavo che non ero delle loro parti (e, vabbè, fin qui niente di strano), dall'altro mi ha detto che sembro "uscita da un film di Muccino, di quelli in cui gli adolescenti romani girano per la capitale sul motorino e con la scodella in testa", lasciando sottintendere quanto fosse marcato il mio accento romano. Ora, per una che ha creduto tutta la vita di avere una parlata abbastanza neutra sentirsi dire qualcosa del genere è un vero trauma! Non ho avuto la prontezza di rispondere che, tutto sommato, non cambierei per niente al mondo il mio modo di parlare con il loro (ma forse ho preferito glissare su questo. Dopotutto, lo conoscevo sì e no da un'ora...). E inoltre, sempre lo stesso ragazzo, alla mia risposta su cosa fossi andata a fare a Trento, mi ha risposto incredulo con la frase che dà il titolo a questo post... Il momento clou della serata è però arrivato quando uno statunitense, un trentino e un tedesco hanno fatto a gara per aggiudicarsi il titolo di "miglior barzelletta sugli ebrei", seguiti a ruota dagli gnomi coi cappelli di Giulia.
La serata/aperitivo non è stata altrettanto divertente, a causa dell'elevato numero di partecipanti (i più sconosciuti alla stessa Giulia) e del chiasso del locale, e mi è dispiaciuto non poter approfondire la conoscenza di due tipi che sembravano simpatici.

In coda, ne approfitto per ringraziare ancora una volta l'intero gruppo: Giulia per la compagnia e per il tempo che mi ha dedicato, Oliver per le chiacchierate sulla Germania, e Annalisa per l'ospitalità.

5 commenti:

Luigi ha detto...

Ma diciamolo, non c'è nulla come vivere al mare! Lì le passeggiate sulla spiaggia non te le dà nessuno...

Qual è la barzelletta sugli gnomi coi cappelli? L'ho sicuramente sentita, ma poi l'ho rimossa (forse un motivo c'è)

Giulia ha detto...

Luigi quella degli gnomi non è una barzelletta ma un indovinello.
Invece, Valeria!!! "quel ragazzo" potrebbe offendersi nel sentirsi chiamare trentino... E' veneto!!! E la differenza si può sentire. Per quanto riguarda le passeggiate mi scuso pubblicamente per quel lago non visto e mannaggia a me che non mi ero portata la cartina. Tornando a Luigi, eh si, manca il mare, ma dopo un po' che ci fai l'abitudine le montagne possono colmarne il vuoto, seppur parzialmente, questo è ovvio.
Per le foto invece sto aspettando quel pigrone di Oliver, io le ho già scaricate insieme a quelle di Annalisa, appena me le passa anche lui te le do (forse lo costringo stasera)

Valeria ha detto...

Veneti o trentini per me la loro parlata è tutta uguale! (meno male che lui non leggerà mai quello che ho scritto!)

Dai, sbrigatevi con le foto! Costringi Oliver, tanto i mezzi per farlo non ti mancano! ;)

A proposito, come è andato il suo trasloco?

livio15 ha detto...

Barzellette sugli Ebrei....?

Valeria ha detto...

Sì, una cosa talmente triste che le ho proprio rimosse dalla mia mente...

 
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