domenica 1 novembre 2009

Norwegian wood

Non è solo il nome di una bellissima canzone dei Beatles, ma anche il titolo di un bellissimo libro. Anche se forse l’aggettivo “bellissimo” non è proprio il più appropriato. Non riesco a capire come un libro così triste, evanescente e nostalgico mi sia potuto piacere così tanto. Non dovrebbe essere come mi disse mia madre anni fa, quando le avevo chiesto se potevo andare al cinema con le mie amichette a vedere “Titanic” e mi rispose “Ma perché dovresti andare a vedere un film che sai che ti farà piangere?”? Non dovremmo essere portati, per puro spirito di autoconservazione, a pensare alla primavera, ai fiori che sbocciano, agli amori che nascono e a qualunque altra cosa sia diametralmente opposta alla tristezza, all’angoscia? A queste domande io non so rispondere. Sta di fatto che sto libro, intriso di morte e tristezza dalla prima all’ultima pagina, m’è piaciuto. Sarà perché me l’ha consigliato e prestato una persona speciale (e ogni pagina mi parlava di lei), sarà perché in questo periodo sono malinconica, sarà perché sono entrata in empatia (sì, Jacopo, in empatia!) sia col protagonista che con la sua bella. L’ho letto tutto d’un fiato, 400 pagine in 4 giorni, probabilmente ho stabilito il mio nuovo record personale. Chissà se avrei dovuto fare come mia cugina, che legge col contagocce così “assapora meglio l’atmosfera del libro”. Se fosse davvero così, io non c’ho mai capito niente del piacere della lettura, io i libri me li divoro! Ma alla fine ad ognuno il suo metodo. Sicuramente è uno di quei libri che ti dispiace finire, o che vorresti ricominciare a leggere subito perché hai paura che ti sia scappato un dettaglio importante o perché vuoi vedere semplicemente che effetto ti fa “la seconda volta”. Per ora, comunque, ho resistito alla tentazione. Sono in Erasmus, non è tempo di fare gli asociali. Ora si esce e si fanno pubbliche relazioni e, nei tempi morti, si studia. Sempre aspettando con ansia il 27 novembre…

6 commenti:

luigi ha detto...

Beh, questo è un vero mistero. Probabilmente, come hai detto tu, se questo libro fosse stato un film sarebbe stato uno di quei film italiani che io non sarei mai andato a vedere. Ma per fortuna è un libro, ed è un libro bellissimo tra l'altro! Io direi che l'importante è che sia piaciuto, il resto non conta. Prometto che il prossimo sarà di atmosfere e sentimenti completamente opposti, puoi stare tranquilla...

Ma alla fine il post non parla della mia visita a Bilbao! Vabbè, fa niente: non c'è bisogno di raccontarla in effetti. O no? ("O no?": eheheh)

Ah, e che vuol dire "nei tempi morti si studia"??? Non va bene così... Mica vorrai studiare dal 27 al 30 novembre...?

Guimi ha detto...

L'hai detto tu, dipende molto dall'empatia e dallo stato d'animo del momento :D
Da cosa ci ricordano i personaggi, da cosa vediamo in essi... e non voglio di portare la visione psicologica del tutto XD
Sono stanca, non ho tutte queste forze XDD
Anche io comunque divoro i libri... ti capisco! Il record è stato 250 pagine in 8 ore!
Se leggo lentamente non me lo gusto, non c'è niente da fare!

Valeria ha detto...

x Luigi: ma come??? io parlo in codice e tu ti manifesti così a cuor leggero?? non era meglio lasciare un alone di mistero intorno alla persona speciale che mi presta i libri???
per quanto riguarda il nostro week-end insieme a Bilbao... beh non c'era bisogno di descriverlo in un post! rimane una cosa nostra e basta... o no? ;)

x Michela: sono contenta che la pensiamo allo stesso modo! la velocità con cui finisco un libro in genere è un segnale che fa capire se il libro mi è piacito molto, così così o poco. se non mi piace affatto lo lascio perdere proprio! è più forte di me, non riesco proprio a leggere libri che non mi coinvolgono da subito, la trovo una perdita di tempo e non lo percepisco più come un piacere, ma quasi come un dovere! a quel punto diventa inutile, no?

un bacione, cari lettori!
continuate a commentare!

luigi ha detto...

Vabbè, dai... Era chiaro che ero io! Se lasciavo il dubbio poi fiorivano i gossip...

matteo ha detto...

io lo sapevo che era luigi perchè tempo fa lui mi consigliò questo libro, che mi pare sia giapponese (dico una castroneria?). come vedi valeria non sei la prima che luigi seduce...
il mio record di lettura è di quattrocento pagine e qualcosa in un giorno. il settimo di harry potter.

e poi un'altra volta ho letto quattrocento pagine di un pallosissimo saggio di storia delle religioni ma questo non lo calcolo. ciao valeria

Valeria ha detto...

Matty... anche tu mi consigliavi libri una volta... vuol dire che mi stavi seducendo???
harry potter... bah! sai già come la penso...
Agur!

 
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